
Il cali l'ho preso nel 2008, era un Titanium con circa 14.000 km. Dopo il primo periodo insieme ho iniziato a pensare a come avrei potuto renderlo più "mio".
La prima idea, ispirata al disegno "blood fish" di klimt, prevedeva la base grigia titanio originale, il suddetto disegno, modificato e riprodotto in nero in varie parti della moto, ed un trasparente "Candy Apple" della House of Color dato su tutta la carrozzeria. Ma il tempo passa, la voglia di tenerla ferma non c'è ed i soldi scarseggiano.
Passano gli anni e intanto procedo con modifiche di poco conto. Sostituisco gli specchietti originali, grandi come orecchie di elefante, con due
end bar mirror di forma ovale.
Oltre alle dimensioni ciò che più mi infastisce è la posizione in cui sono attaccati... come su tutte le moto del resto. Ma quelle aste che interrompono la continuità della la linea del manubrio proprio non mi vanno giù.
Faccio realizzare dei riser in alluminio a forma di pistone, saranno 2 cm più corti degli originali e dritti. In questo modo sposto un po' in avanti la posizione di guida. Mi da un po' di controllo in più e soprattutto non sembro seduto sul cesso.
Altra modifica, quasi d'obbligo su una guzzi, sono gli scarichi. La forma degli originali mi piace, il sound un po' meno. Per cui la scelta è quasi obbligata.
Lafranconi Riservato Competizione. Peccato solo che dopo una settimana il rosso con cui sono verniciati internamente non si vede già più. Il sound invece ne ha guadagnato parecchio.
Intanto acquisto dei pezzi che si sposano bene con l'idea delle modifiche che voglio fare. Nello specifico uno stop in alluminio ricavato dal pieno, un bel mix di linea retrò e postmoderna, e delle frecce, sempre in alluminio, dalla classica forma bullet ma sensibilmente più piccole delle originali.
Il tutto rimane nelle confezioni originali sino all'inverno 2012.
Intanto procedono i lavori sul "Boiler" e su altri mezzi. Mi appassiono allo stile e all'idea "SteamPunk". Il progetto originale inizia a perdere brillantezza e si affaccia all'orizzonte una livrea totalmente diversa.
A Natale 2011 decido di darle un po' più di brio e le regalo un nuovo propulsore recuparato dal
V11 incidentato di Ergononico. Il pacchetto comprende: motore, centralina e corpi farfallati. Ci aggiungo anche dei filtri a cono così elimino la scatola filtro originale.
I primi di Febbario 2012 le previsioni meteo danno neve. Prendo la palla al balzo e mi dico che se non la smonto adesso passa un altro anno.
Mi chiudo in box per un intero week end e con precisione certosina smonto tutte le sovrastrutture lasciando solo telaio, motore e ruote.
Tutto il resto sarà oggetto di intervento.


Preparo i pezzi da fare
nero opaco, nello specifico:
serbatoio,
parafango posteriore,
fianchetti e
carter sottosella,
parte inferiore del cupolino. Le viti del parafango anteriore sono bloccate, ma me ne accorgo solo a moto totalmete smontata. Rinuncio ad infierire e mi riprometto di farlo smontare, da qualcuno più capace di me, a fine lavori.
Con Dave diamo la prima mano di nero. Purtroppo l'umidità ed il freddo in box allungano di molto i tempi di asciugatura della vernice.
Ne approfitto, nella settimana successiva, per dedicarmi ai pezzi da dorare e ramare. Avevo già riparato con stucco da carrozziere tutti i pezzi che accusavano i segni del tempo e della strada percorsa.

Porto a casa (che almeno è riscaldata) i vari carter sparsi per la moto, il cruscotto smontato in ogni singolo pezzo ed il plexiglass del cupolino. L'operazione di doratura, tra stesura della missione, asciugatura, doratura e ritocchi vari, richiede due/tre giorni di lavoro.
Mentre aspetto i tempi tecnici di asciugatura della missione mi dedico alla sella. L'originale è strappata e logorata dal tempo. Decido di rifarla in cuoio. So che avrà bisogno di più cure rispetto a quelle in similpelle ma è un materiale che adoro e so per certo che, con le dovute attenzioni, durerà una vita.

Intanto, ho dato la seconda, terza e quarta mano di nero opaco. Finalmente sono contento del risultato raggiunto, lascio asciugare per un paio di giorni. Adesso è ora di decorare anche il serbatoio, il parafango posteriore ed i fianchetti. Porto anche questi a casa, con immensa gioia della mia compagna che si è vista la sala trasformata in un garage.
Parcheggio tutto sul tavolo ed inizio a riportare il disegno dalla carta al serbatoio.
Ovviamente il passaggio da una superficie piana ad una tridimensionale richiede qualche aggiustamento. Maschero le parti che non voglio dorare e traccio i contorni della grafica principale. Stacco la carta ed incido, con un bisturi, il retino di mascheratura.

Riprendiamo col solito giro. Missione, attesa di tre ore per l'asciugatura, doratura. Intanto vado avanti con la sella.
Ho scelto della vacchetta da 4 mm, uno spessore più che generoso per il lavoro che dovrà andare a svolgere, ma quella da 2 mm che avevo in casa non mi dava abbastanza garanzie di durata. L'inconveniente è che forare, cucire e piegare a mano del cuoio di questo spessore è tutt'altro che divertente. Alla fine però il risultato mi piace ed questo ciò che conta.



Finisco di dorare il serbatoio e gli altri pezzi e porto nuovamente tutto in cabina di verniciatura per una mano di trasparente. Questo non verrà dato su tutto il pezzo ma solo sulle parti dorate, in modo da avere un contrasto tra il nero opaco e l'oro lucido. Quindi maschero i fianchetti e ricomincio il delirio di mascheratura, questa volta inversa, sul serbatoio.
Lasciata asciugare la 2 seconda mano di trasparente posso procedere al rimontaggio. Mentre Ergononico mi aiuta, la Stornella dipinge dei filetti bianchi e rossi sulle volute del serbatoio. Il rimontaggio procede quasi in salita, ma dopo un tot di bestemmie, un paio di abrasioni e qualche birra finiamo il grosso. Rimane da montare il serbatoio che sta ancora asciugando dai filetti ed i fianchetti.



Ancora da fare:- Il parafango anteriore nero opaco
- i coprivalvole, neri opachi con effetto oro
- piaste, foderi forcella, antisvirgolo, riser, manubrio e supporti pedane passeggero nero lucido
- terminali nero opaco
- collettori fasciati.
- copri tappo serbatoio
- particolari in rame sul serbatoio
- volute sui fianchetti
- distanziatori frecce anteriori
Devo assolutamente ringraziare:Dave, senza il quale non mi sarei mai imbarcato in un'avventura del genere.
Andrea, il collega di lavoro che mi ha aiutato nella ricerca degli spunti.
Elena, la mia, che ha sopportato me ed i pezzi della moto sparsi per casa.
Ergononico, che mi ha venduto il motore, dato una mano nel rimontaggio e dei suggerimenti (fottute frecce!) ai quali non sarei arrivato da solo.
La Stornella per i filetti sul serbatoio e... perchè è Stornella!
Com'era:

Com'è:









