Per chi ci segue già tempo il progetto Boiler non è una novità, ma per chi ci ha conosciuto solo dalla nascita del blog ancora ne deve sentire parlare. Ecco quindi un bel riassunto di questo progetto molto impegnativo e a lungo termine in cui ci siamo imbarcati.
L'obiettivo da raggiungere è quello di realizzare una moto di qualità, in grado di poter essere presentata nei concorsi. Una Moto Guzzi in grado di competere per qualità, cura e dettagli artigianali con le harley e le special che si vedono sulle riviste.


Ecco quindi che siamo partiti da una vecchia Imola II che dopo un primo intervento cui doveva essere seguito dalla vendita del mezzo, si presentava come nella foto di destra. Il motore è stato sostituito con un 750cc Km zero ricambio ex polizia. L'affidabilità del 4 valvole, 350cc in particolare, non è leggendaria. Ecco perchè la sostituzione. Tutto il blocco è verniciato di nero, il cambio è stato preso da un v65 Lario, per avere dei rapporti un pò più lunghi. Per rendere il motore in grado di spingerlo la scatola filtro stock è stata sostituita con filtri a cono e i getti dei carburatori sostituiti con due del 28. Quest'operazione ha aumentato un pò i consumi, ma ha donato alla moto una brillantezza invidiabile rispetto alla configurazione standard. L'idea del progetto si vede nella foto riepilogativa sulla destra, insieme ad alcuni dettagli. La moto, dal taglio sportivo originale si trasforma in bobber con forte influenze steampunk. L'idea del progetto è di rendere la moto come parte di un vecchi impianto industriale, come una vecchia caldaia o i vecchi veicoli a vapore, da qui il nome "Boiler". La predominanza dei colori sarà quindi data dal metallo, rame, bronzo, ottone ed alluminio. Nessuna cromatura e poca vernice.


Il telaio e i cerchi vengono dipinti di un color ruggine con effetto metallizzato e a grana grossa, che riproduce la consistenza della ruggine. Colore ribattezzato "Ruggine fashion". Questo colore stacca molto bene col nero e con i vari colori dei metalli scelti per la moto oltre che coi collettori che sono fasciati con benda di colore naturale, ricoperta in rete metallica e fissata con fasce in alluminio color bronzo strette da dadi cechi in ottone. L'insieme è assolutamente in linea con il motivo del progetto. Il tappo del serbatoio ricavato da un portalampadina elettrico e una manopola di rubinetto sverniciata e riportata ad ottone fa bella mostra di se spiccando sul serbatoio preso da un Nevada. Sul parafango posteriore, di un T3 tagliato sul fondo, c'è una canalina elettrica che servirà a far passare i cavi elettrici che porteranno al fanale posteriore e alle frecce. I fianchetti ricavati da una lastra di metallo a rete e bordato con gomma nera fa bella mostra di se prendendo abbastanza spazio sui lati della moto e donando un ulteriore tocco industriale alla moto. Sul serbatoio sono poi avvitate tramite dadi ciechi in ottone delle piastre in alluminio color bronzo. Due, una per lato, sul serbatoio e una centrale come raccordo tra la fine del serbatoio e la posizione dove verrà posizionata la sella. Sulle piastre laterali sarà poi verniciato il logo del Boiler in puro stile retrò,

Il blocco strumentazione è completamente reinterpretato nello stile del progetto. Ecco quindi un contagiri mini e un tachimetro mini disposti su una piastra in maniera asimmetrica e con lo stile di un veicolo da cantiere. Nella foto è ancora in fase di lavorazione, ma rende l'idea di ciò che sarà.
I lavori proseguono e presto torneremo con nuovi aggiornamenti!!!